Descrizione
Questo libro esplora il diritto privato romano durante l’epoca della giurisprudenza. Con il termine “giurisprudenza” (iurisprudentia), ci riferiamo agli studiosi del diritto romano attivi durante gli ultimi due secoli della Repubblica, il periodo del Principato e la dinastia dei Severi. Questi giuristi non solo rappresentano detentori di conoscenze specialistiche e complesse, ma anche creatori e interpreti del diritto. Operavano in una professione delegata implicitamente dalle élite dirigenti e il loro lavoro continuava nonostante i cambiamenti politici. Questi intellettuali si distinguevano per la loro fedeltà agli studi e alla tradizione dei loro predecessori, impegnandosi in una attività scientifica senza precedenti nel mondo antico. Non solo descrivevano il diritto, ma lo costituivano. Le consuetudini e le prescrizioni ufficiali venivano unite in un unico discorso. Ogni enunciato normativo della scientia iuris rifletteva l’interconnessione tra interpretazione (come spiegazione e sviluppo dei dati giuridici presupposti) e creazione del ius, attraverso l’analisi dei casi e la proposizione di nuove soluzioni.
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